La 63ª edizione della Festa del Barbarossa ha riportato San Quirico d’Orcia a rivivere lo spirito medievale in tutta la sua potenza evocativa. Le strade si sono riempite di bandiere, tamburi, emozioni. Per cinque giorni, la cittadina è tornata al 1155, celebrando lo storico incontro tra Federico I “Barbarossa” e i messi pontifici. Tra rievocazioni solenni, sfilate in abito d’epoca e sfide tra i Quartieri, la manifestazione ha visto un coinvolgimento straordinario della comunità locale e dei visitatori.
Trionfi giovani: il Barbarossa de’ Citti
Come ogni anno, i protagonisti più giovani si sono messi alla prova con energia e cuore, dimostrando che la passione per la festa si trasmette con orgoglio da generazione in generazione.
La Brocca degli Alfieri de’ Citti è stata vinta dal Quartiere di Canneti, grazie all’eccellente prova di:
- Tamburino: Pietro Marconi (esordiente)
- Alfieri: Cristian Buoni (esordiente), Giovanni Rossi, Diego Serino (esordiente), Lorenzo Serino
La Brocca degli Arcieri de’ Citti è andata al Quartiere di Borgo, con una prestazione concentrata e precisa dell’ arciere Gabriele Cipollone.
La sfida tra i Quartieri: il Barbarossa
Nel cuore della festa le sfide degli Alfieri e degli Arcieri al campo delle armi hanno decretato i veri trionfatori di questa edizione.
Il Quartiere di Canneti ha conquistato la Brocca degli Alfieri 2025, grazie all’impeccabile performance di:
- Tamburino: Matteo Benocci
- Alfieri: Jacopo Benocci, Elia Ciolfi, Marius Cretu, Lapo Giannelli
Un’esibizione elegante e ben orchestrata ha regalato il trionfo ai Canneti.
Il Quartiere di Borgo ha trionfato nella gara degli Arcieri, portando a casa la prestigiosa Brocca 2025 grazie alla freddezza e alla precisione di Flavio Di Cristina, guidato dal Capitano Tommaso Franci.
A sugellare questi trionfi, le Brocche dedicate al Giubileo, opere in ceramica e bronzo realizzate da suor Elena Manganelli insieme all’Associazione dei Vasai della Nobil Contrada del Nicchio. Vere icone d’arte e spiritualità. Ora splendono nelle sedi dei Quartieri vincitori,simboli concreti di un legame antico tra fede, territorio e identità. Complimenti a tutti i partecipanti e un applauso speciale ai vincitori.
Ma i veri trionfatori sono stati tutti: figuranti,organizzatori,visitatori e cittadini, riuniti in un unico corteo di storia vivente. E mentre le Brocche brillano alla luce calda del Giubileo, San Quirico guarda già al futuro, con la promessa che la sua Festa più amata continuerà a esistere, nel cuore della Toscana e nella memoria di chi la vive. Perchè al di là delle vittorie, ciò che resta è il senso profondo di questa manifestazione: un’intera comunità che si unisce, che trasforma le proprie radici in festa, e che guarda avanti con fierezza e spirito collettivo.