Gare

Le Gare degli Alfieri

La gara degli Alfieri o delle Bandiere è nata nel 1964, alla terza edizione della Festa del Barbarossa. Gareggiano quattro alfieri per ogni Quartiere con un tamburino. La sbandierata ha una durata massima di 8 minuti e deve essere eseguita con quattro bandiere con l’asta di legno (qualsiasi essenza purché di foggia tradizionale detta “senese”) di una lunghezza minima di 167 cm, e il panno delle dimensioni minime di 135 x 135 cm. Le esibizioni vengono valutate da una giuria popolare – scelta fra il pubblico dal Consiglio dei Capitani -, che assegna le preferenze ad ogni esibizione. Non possono far parte della Giuria gli abitanti di San Quirico d’Orcia e i loro parenti, amici o conoscenti; in caso contrario può essere deciso l’allontanamento di uno o più giurati, prima dell’inizio della gara stessa.

Alla fine di tutte le esibizioni, il giurato indica con un segno il nome del Quartiere vincitore riconoscibile dal nome e dal colore del Quartiere. Alla fine di tutte le sbandierate il Console, magistrato del popolo, provvederà a ritirare tutte le schede chiudendole dentro una busta e si riunirà con il Consiglio dei Capitani per procedere al computo dei punteggi. Infine il Console proclama il nome del Quartiere vincitore della Gara degli Alfieri consegnando la Brocca dell’Imperatore nelle mani degli alfieri e del tamburino vittoriosi.

La Gara degli Arcieri

Per i primi due anni della Festa del Barbarossa, dal 1962 al 1964, si è svolta solo la gara degli Arcieri. Poi è stata affiancata da quella degli Alfieri. Ogni Quartiere gareggia con due arcieri che effettuano i tiri secondo l’abbinamento stabilito dal sorteggio.

La gara si svolge tirando un massimo di cinque frecce da due pedane identiche, perfettamente affiancate e distanti fra loro un metro, poste a venti metri dal bersaglio, con un arco di qualsiasi tipo (può essere intero, smontabile, in qualsiasi materiale, di qualsiasi potenza), purché non sia dotato di mirini, bilancieri, coadiuvanti per tendere il cordino e meccanismi di rilascio della freccia. Gli arcieri possono essere accompagnati, ciascuno, esclusivamente da un figurante in costume del proprio Quartiere. La visuale consiste in uno spot giallo centrale e in quattro zone di punteggio di altro colore. Il valore delle cinque fasce va da 5 a 1 partendo dal centro.

Per eseguire i tiri è fissato un tempo massimo di due minuti e trenta secondi. Dopo il segnale di fine del tempo non potrà essere tirata alcuna freccia. In caso di pioggia durante l’esibizione ci si comporterà come previsto per le gare delle bandiere, ovvero ogni Quartiere può decidere se continuare o smettere, a prescindere dalla decisione del Quartiere avversario. Una volta scaduto il tempo assegnato si avvicina al bersaglio un figurante in costume di ogni Quartiere per procedere al computo dei punti ottenuti che risulterà dalla somma di quelli di ogni singola freccia, tenendo presente che, qualora una freccia tocchi la riga di delimitazione fra due punteggi diversi, si conteggia quello superiore. Nel caso in cui due Quartieri risultino a pari punteggio si procede alla ripetizione dei tiri, con sole tre frecce in un tempo massimo di un minuto e trenta secondi; in caso di ulteriore parità si utilizzerà una sola freccia in un tempo massimo di trenta secondi e si procederà ad oltranza finché non ci sarà un vincitore.

 

 

 

 

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